Artemisia non aveva paura di morire

Artemisia Gentileschi visse nel ‘600. Era una donna ed era coraggiosa più di uno squadrone di uomini grandi e grossi. Artemisia, si diceva, imparò a dipingere dal padre, dimostrando un precoce talento, ma ereditò, dicono le fonti, “la forte accentuazione drammatica” da Caravaggio. Continua a leggere

Matisse suonava la chitarra con le corde dei pennelli

Allora, c’è una cosa che è evidente a tutti: a Matisse qualcuno gli aveva messo in testa la fissa delle chitarre. Anche se è strano a crederci, se si pensa che Matisse visse tra la seconda metà dell’800 e l’inizio del ‘900. Insomma, questo per dire che Matisse non andava ai concerti di Jimi Hendrix, nè visse all’epoca dei chitarristi leggendari. Semmai, avrebbe dovuto fissarsi sui pianoforte, tutt’al più su una bella armonica, se proprio ci teneva così tanto a questa idea della musica. Invece scelse la chitarra. Continua a leggere

Suzanne Valadon. La figlia della tempesta

Nel 1886 Toulouse Lautrec, il celebre pittore del Moulin Rouge e della Parigi di fine ‘800, rappresentò, attreverso poche linee e le mille sfumature del giallo, il volto della sua amante storica Suzanne Valadon.

La amò tantissimo, anche se non volle mai sposarla. E forse per questo lei, che tutti volevano come modella, essendo, come  si racconta, bellissima, scelse come suo amante proprio Toulouse Lautrec, che era basso, forse brutto, ma dipingeva come pochi altri. Continua a leggere

Ute Lemper. Il bianco e il nero

Il tango nasce in una terra argentata chiamata Argentina. Qui, agli inizi del ‘900, sbarcarono migliaia di emigranti, anche italiani, ricchi di speranze e di buone intenzioni, ricchi di sogni e di cattive maniere. Qui, tra le strade, riscaldate dalle luci del tramonto, in quella terra di mezzo che sorge sulle rive del Rio de la Plata, nacque il tango. Continua a leggere